La Congregazione della Missione

Chi sono i Preti della Missione (Vincenziani)?

San Vincenzo de’ Paoli fondò la Congregazione della Missione nel 1625, per l’evangelizzazione dei poveri e la formazione del Clero. Oggi la Congregazione ha definito così il suo fine:
« Il fine della Congregazione della Missione è di seguire il Cristo Evangelizzatore dei Poveri».
Questo fine si realizza quando, fedeli a San Vincenzo, i Preti della Missione e le loro Comunità:
1° si adoperano con tutte le forze a rivestirsi dello spirito di Cristo (Regole Comuni I, 3) per acquistare la perfezione conveniente alla loro vocazione (Regole Comuni XII, 13);
2° si applicano all’evangelizzazione dei Poveri, specialmente dei più abbandonati;
3° collaborano alla formazione del Clero e dei laici, portandoli a prendere una parte maggiore all’evangelizzazione dei Poveri » (Costituzioni, art. 1).
Attenta ai segni dei tempi e alle realtà della nostra epoca, la Congregazione, si pone come fine: « L’evangelizzazione dei poveri, soprattutto dei più abbandonati » e « La formazione dei chierici e dei laici, portandoli a prendere una parte maggiore nella evangelizzazione dei poveri ».

Lo spirito della Congregazione della Missione

Lo spirito della Congregazione comprende le disposizioni intime dello Spirito di Cristo che il Fondatore raccomandava fin dagli inizi ai suoi Confratelli: amore e venerazione verso il Padre, amore compassionevole ed efficace verso i Poveri, docilità alla divina Provvidenza (Costituzioni, art. 6). « La Congregazione cerca ugualmente di tradurre il suo spirito nelle cinque virtù, attinte, anch’esse, alla immagine particolare del Cristo, cioè: la semplicità, l’umiltà, la dolcezza, la mortificazione e lo zelo. Come ha detto San Vincenzo: “La Congregazione cercherà, in modo tutto particolare, che queste cinque virtù siano come le facoltà dell’anima di tutta la Congregazione e che le azioni di ciascuno di noi ne siano sempre animate” » (Regole Comuni II, 14; Costituzioni, art. 7).

Caratteristiche delle Opere della Congregazione

« L’opera di evangelizzazione che la Congregazione si propone di compiere deve caratterizzarsi per:
1) una preferenza chiaramente espressa per l’apostolato in mezzo ai Poveri: la loro evangelizzazione è effettivamente il segno dell’avvicinarsi del Regno di Dio sulla terra (Mt 11,5);
2) un’attenzione alle realtà sociali, soprattutto alle cause della differente distribuzione dei beni nel mondo, per meglio acquistare un ruolo profetico nell’evangelizzazione;
3) una certa partecipazione alla condizione dei Poveri, in modo che non solo possiamo evangelizzarli, ma anche possiamo essere evangelizzati da essi;
4) un vero senso comunitario nell’opera apostolica, per consolidarci scambievolmente nella nostra comune vocazione;
5) una disponibilità per andare dovunque nel mondo, sull’esempio dei primi missionari della Congregazione;
6) uno stato di conversione permanente, ricercata da ciascuno e da tutta la Congregazione, secondo l’esortazione di San Paolo: “Non conformatevi al mondo presente, ma siate trasformati con un rinnovamento della vostra intelligenza (Rm 12,2)” » (Costituzioni, art. 12).

Statuto Giuridico

La Congregazione della Missione è una Società di Vita Apostolica, composta di Sacerdoti e di Fratelli. Il nostro Statuto giuridico è definito dalle nostre Costituzioni, nel quadro dei canoni 731-746 del Diritto Canonico. Noi emettiamo dei voti, ma non siamo religiosi, in accordo con l’intenzione di San Vincenzo, che ha voluto per noi la flessibilità e la mobilità di una società apostolica che vive e lavora in uno stretto contatto col mondo.

Dove lavoriamo?

Lavoriamo in 85 paesi, e siamo organizzati in 5 Vice-province: San Giustino De Jacobis (Eritrea), Mozambico, Costarica, Ss. Cyrillo e Metodio, in 2 regioni (Belgio ed Egitto) e in 46 Province: Madagascar, Etiopia, Zaire, America Centrale, Argentina, Brasile (Rio de Janeiro, Curitiba, Fortaleza), Cile, Colombia, Cuba, Equador, Stati Uniti (Dallas, Los Angeles, New England, Filadelfia, Saint-Louis), Messico, Perù, Portorico, Venezuela, Cina, Filippine, India, Indonesia, Oriente, Germania, Austria, Spagna (Barcellona, Madrid, Salamanca, Saragoza), Francia (Parigi e Tolosa), Olanda, Ungheria, Irlanda, Italia (Napoli, Roma, Torino), Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Australia. Alcune Province comprendono diversi paesi, come quella di Oriente (Libano, Siria, Israele); quelle dell’America Centrale (Guatemala, Salvador, Nicaragua, Panama); la Provincia di Argentina comprende anche l’Uruguay e il Paraguay.

I nostri ministeri

Evangelizziamo i Poveri attraverso le Missioni Popolari (Costituzioni, art. 14), oggi soprattutto nelle Parrocchie (cfr. Statuto, 10); abbiamo anche molte missioni “ad gentes” (Costituzioni, 16); ogni Provincia cerca di seguire una missione in un paese povero, dove la Chiesa non è ancora stabilita in maniera sufficiente (Statuto, 5). Per esempio, la Germania mantiene la Provincia di Costarica; Le tre province italiane (Roma – Napoli – Torino) seguono con la presenza di suoi missionari la missione di Albania. Dal 2006 un confratello della Provincia di Napoli scelto da alcuni anni ad occupare il delicato compito di Amministratore Apostolico della Diocesi di Reshen è stato ordinato Vescovo per quella città. La Congregazione dal 1992, ha cominciato delle nuove missioni nell’Europa dell’Est (Albania, Ucraina, Siberia e Lituania), in Tanzania, alle Isole Salomone, in Bolivia; ha rinforzato le Province di Cuba e di Cina (si preparano a Taiwan dei missionari per la Cina) e la Vice-provincia del Mozambico.
Nella predicazione delle Missioni popolari o “ad gentes”, noi possiamo contare frequentemente sulla collaborazione delle Figlie della Carità e di molti volontari laici, animati dallo spirito di San Vincenzo.
Abbiamo ancora dei Seminari per la formazione del Clero (Costituzioni, art. 15). Quest’opera non conosce attualmente lo splendore di una volta; tuttavia si ricevono sempre molte domande da parte dei Vescovi dei paesi di missione o sprovvisti di clero autoctono. Molti Confratelli sono nominati Direttori Provinciali della Figlie della Carità, o predicatori di ritiri spirituali, o confessori o come cappellani. «Poiché la Congregazione della Missione partecipa della stessa eredità delle Figlie della Carità, quando ne siano richiesti, presteranno volentieri ad esse la loro esistenza specialmente per quanto concerne per gli esercizi spirituali e la direzione spirituale. Daranno inoltre sempre la loro collaborazione fraterna nelle opere intraprese di mutuo accordo» (Costituzioni, 17).
« I Confratelli avranno una cura particolare delle Associazioni dei Laici fondate da San Vincenzo o derivanti dal suo spirito; esse hanno, effettivamente, diritto alla nostra sollecitudine e al nostro sostegno. Tutti i confratelli indistintamente devono essere pronti a prestare questi servizi; tuttavia sarà bene che alcuni fra di essi si specializzino in questo campo. Si starà attenti a dare a questa animazione una dimensione spirituale, ecclesiale, sociale e civica » (Statuto, 7). Si lavora con l’Associazione Internazionale della Carità, con la Società di San Vincenzo de’ Paoli, la Gioventù Mariana, l’Associazione della Medaglia Miracolosa e con altri gruppi meno conosciuti.
In certi paesi le scuole costituiscono un apostolato necessario, nel quale sono impegnati molti Confratelli, dal livello primario, come in India, fino agli studi universitari, come nelle Filippine e negli Stati Uniti (cfr. Statuto, 11).

Alcune forme di apostolato particolari

Si trovano alcuni confratelli che sono impegnati con coloro che vivono nelle grandi discariche di immondizie (come a Payatas nelle Filippine). Ci sono dei confratelli che si dedicano alle comunità terapeutiche, ai drogati, alle vittime dell’AIDS (in certi paesi d’Europa, con le Figlie della Carità e le Volontarie Laiche Vincenziane), alle comunità indigene (in molti paesi latino-americani), ai sordi (in Irlanda), agli zingari, ai carcerati, ai ragazzi della strada, ai senza tetto, ecc… Ci sono delle forme di apostolato specifico, come quella dei confratelli del Brasile (Curitiba), che lavorano coi camionisti, sempre sulla strada. Ci sono dei Confratelli che formano delle Comunità Ecclesiali di Base e si consacrano a formare gli operatori laici che assicurano l’assistenza spirituale nei luoghi dove non c’è clero. Altri confratelli lavorano per formare dei “moltiplicatori della nostra azione vincenziana”, sia con l’animazione dei gruppi laici, sia nell’insegnamento superiore nelle istituzioni universitarie di studi ecclesiastici o nei diversi settori dell’insegnamento. Vi sono dei confratelli che partecipano a Gruppi di riflessione sulla vita consacrata, l’educazione, l’ateismo, i mezzi di comunicazione sociale, la pastorale familiare, l’aiuto psicologico, ecc., e occupano una parte del loro tempo a dare dei corsi negli istituti diocesani, in quelli delle Province della nostra Congregazione o di altre Congregazioni.

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