Il Museo di Storia Naturale
La sezione di zoologia si trova al secondo piano del Collegio, un tempo era riservato ai filosofi, cioè ai ragazzi che frequentavano il primo triennio di studi dedicato alla filosofia naturale e quindi alle materie scientifiche.
Il maestoso caimano, lungo 4.20 metri e proveniente dal Venezuela, introduce alla saletta del museo di storia naturale che, nell’aspetto conserva, il ricordo dei criteri espositivi ottocenteschi, basati sull’accumulo dei reperti.
Nel museo sono confluite varie collezioni: il primo nucleo fu il materiale naturalistico donato ai primi dell’Ottocento dal francescano Zaccaria da Piacenza, botanico e naturalista di gran fama.
Dal 1871, con l’inserimento nel piano di studi del corso di storia naturale affidato al prof. padre Alberto Barberis, le raccolte vennero ordinate e disposte in un unico ambiente.
Nel 1881 si acquistarono le collezioni del piacentino prof. Alberto Bracciforti suddivise in molluschi, crostacei, poriferi, celenterati ed echinodermi.
Ad esse si aggiunsero nel 1926 altre raccolte d’invertebrati provenienti dall’Istituto di Zoologia dell’Università di Pisa. Appartengono ai seguenti tipi: poriferi, celenterati, platodi, vermi, nematodi, anellidi, echinodermi, tunicati, leptocardi e molluschi.
Nell’esposizione dei vari gruppi d’invertebrati si procede dai più semplici ai più complessi, per arrivare ordinatamente alle collezioni dei vertebrati relative ad animali viventi italiani ed esotici: pesci, rettili, anfibi, uccelli e mammiferi.
Spiccano la grande anaconda, le tartarughe e il varano.
Ricchissima è la collezione ornitologica con molte specie esotiche fra le quali si nota il poderoso condor donato dal cardinale Opilio Rossi ed un maestoso grifone proveniente dalla Sardegna.
La collezione ornitologica si completa nella vetrina centrale dove si trovano anche esemplari di mammiferi, pesci e la collezione entomologica.
Nella vetrina a destra dell’ingresso sono visibili una piccola collezione di uova e nidi e alcuni teschi e plastici per l’insegnamento dell’anatomia.
Interessante la testa mummificata di un principino egizio donata dal cardinale Silvio Oddi.